Carriera Militare

Scuola Ufficiali

Accademia Militare

Dopo aver frequentato l’Accademia militare di Modena e la Scuola ufficiali carabinieri a Roma, fu nominato tenente dell’Arma. Destinato come primo comando in Calabria, dove ottenne la promozione a capitano, proseguì il servizio a Pordenone, operando nel 1976 nell’attività di soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto del Friuli. Conseguita la laurea in giurisprudenza presso l’università di Padova e frequentato il master in studi europei presso l’Istituto Alcide De Gasperi di Roma, fu chiamato al Comando generale dell’Arma dei Carabinieri.

Consiglio Centrale

COCER

Nel 1981 Pappalardo fu eletto nel Consiglio Centrale di Rappresentanza Militare (COCER) dell’Arma dei Carabinieri, le cui competenze riguardano la formulazione di pareri, proposte e richieste rispetto alla condizione economica, previdenziale, sanitaria, ricreativa, culturale e morale dei militari. All’epoca tenente colonnello, ricoprì il ruolo di presidente del COCER dal 1988 fino al luglio 1991. Nominato comandante del gruppo provinciale Carabinieri Roma 3, si dimise in dicembre per non incorrere nell’incompatibilità per la candidatura alle successive politiche del 1992.

2º Reggimento Carabinieri

Durante la sua Carriera di Tenente

Nel 1994, dopo i due anni di aspettativa parlamentare, gli venne attribuito il grado di colonnello, in base alla legge 224/1986; dopo essere stato capo di stato maggiore della Regione Carabinieri Abruzzo e Molise, nel 1996 Pappalardo divenne vice comandante della Regione Umbria. Nel 1998 assunse il comando del 2º Reggimento Carabinieri di Roma e nel 1999 fu rieletto presidente del COCER. Il 31 marzo 2000 venne tuttavia sollevato dalla guida del reggimento dal comando generale dell’Arma e messo a disposizione del comandante della divisione Palidoro in seguito alla minaccia di promuovere un’agitazione dei militari con l’auspicio che provvedessero a “fondare un nuovo Stato”. Negli stessi giorni si dimise anche dall’incarico di presidente del COCER.

Capo di Stato Maggiore

Grado di Generale

Nel periodo 2004/2005 fu capo di stato maggiore della Divisione unità specializzate carabinieri di stanza a Roma. Il 24 giugno 2006 venne promosso di diritto al grado di generale di brigata per anzianità, in base alla legge 536/1971 (“promozione alla vigilia”) e il giorno successivo venne collocato in congedo per raggiunti limiti di età.